Preparatevi! I campeggi aprono gradualmente le prenotazioni 2025 tra metà settembre e metà novembre. Vedere l'elenco

Campeggi Sainte-Enimie

Parti in campeggio a Sainte-Enimie, nella Lozère, e vieni a scoprire i paesaggi e i canyon mozzafiato delle Gole del Tarn.
Nelle Gole del Tarn sono numerose le attività sportive che potrai praticare a tuo piacimento durante le tue vacanze in campeggio. Le Gole del Tarn, località turistica di grande importanza della Lozère, sono il luogo ideale per la pratica della canoa-kayak. A bordo delle imbarcazioni, previste per una o due persone, potrai contemplare i paesaggi grandiosi che sfileranno davanti ai tuoi occhi mentre ti lasci trasportare dalla corrente. Ammira in questo modo i vari ambienti naturali che contribuiscono alla bellezza delle Gole del Tarn.

Vacanze in campeggio Sainte-Enimie

Hai voglia di partire nelle Gole del Tarn per le tue vacanze in campeggio? Il villaggio di Sainte-Enimie, tra i Causses di Sauveterre e Méjean, alle porte del Parco Naturale delle Cevenne, è la destinazione ideale per questo. Sainte-Enimie, iscritto tra i Villaggi Più Belli della Francia, è un grazioso e piccolo villaggio arroccato sulle falesie che, oltre ad offrire magnifici panorami sulle Gole del Tarn, riuscirà ad incantarti grazie al suo aspetto medievale così ben preservato.

Percorri le sue graziose stradine pavimentate ricche di storia, ammira le sue case a colombage, le sue piazzette, e sali fino alle vestigia del monastero fortificato, dove ti lascerai raccontare la leggenda e la storia di Sainte Enimie, una principessa merovingia di rara bellezza che, per sfuggire ad un matrimonio combinato da suo padre, avrebbe implorato Dio per conservare la sua virtù. Dio non avrebbe avuto altra scelta che infliggerle una terribile malattia, la lebbra, per sbarazzarla dei suoi pretendenti. Dopo aver sognato che sarebbe guarita nelle acque di una lontana provincia del Gévaudan, Burlatis (antico nome di Sainte-Enimie), vi si recò e guarì miracolosamente. Tuttavia, la principessa non poté mai più lasciare il villaggio che l’aveva guarita, in quanto avrebbe potuto contrarre di nuovo la malattia. Molto devota, vi costruì il monastero che da allora sovrasta il villaggio.

 

 

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